Cari Zatteristi e Zatteriste,
mi trovo a scrivere queste righe per informarvi dei futuri progetti riguardo al racconto "Un tesoro al forte dei mari".
Probabilmente la sua pubblicazione non sarà continuata qui sul blog, ma il libro verrà stampato una volta terminato e inserito nei canali ufficiali di vendita con un codice ISBN. Lasceremo comunque di pubblico dominio il capitolo I su questo blog.
Abbiamo fatto questa scelta per consentire a tutti di acquistare liberamente il libro e leggerlo; autopromuovendo allo stesso tempo la nostra attività di scrittori del mare.
Inoltre noi autori abbiamo deciso di rendere disponibile gratuitamente l'ebook del libro sotto licenza Creative Commons alcuni mesi dopo la stampa completa. Se amate questo progetto, continuate a seguirci sulla Zattera di Babele. Le notizie dell'oceano hanno bisogno di voi.
Con una zattera nel cuore,
Roberto Benfatto.
giovedì 26 aprile 2012
sabato 21 aprile 2012
le cronache di Bump
Le cronache di Bump
Secondo ciclo KOra
Uno strano caso di omonimia
“Ehi Fred!” mormorò tra sé e sé il giovane, “ehi Fred” si fece eco, “ti è proprio spuntata una fighetta di scarafaggio per scappare a quel modo e i topi mannari non erano mica tanti questa volta, beh sicuramente di più di quelli che uccisero tuo padre, beh si poi lo violentarono a giro, passandoselo come una straccetto da sega, ma diamine questo non gli impedì di farsi rispettare dentro ai cunicoli . Lo chiamavano il senza occhi beh questo gli costò la pelle, ma quanti ne fece fuori di pirati spaziali, tredici o forse quattordici” il gelo nel petto al soggiungere dei ricordi. “ E tu, ecco tu.. quanti ne hai uccisi di pirati spaziali, te lo dico io amico nessuno, non sei in grado di fare nulla, magari perché non ti metti a novanta e diventi una di quelle troie risolute e consapevoli del fatto che non sanno difendersi, almeno potrai mangiare carne tutti i giorno” strinse i pugni si voltò all’indietro verso il buio del cunicolo, si rigirò fermandosi e pianse per un istante. “ Si sei proprio una fottutissima fighetta di primo pelo, la prossima volta mettiti in fila per il pane e non vantarti con gli altri di aver tenuto testa ai topi mannari, almeno se quello che racconta la tua bocca pallonara non risulta essere il vero, perché dannazione amico un giorno capiterà che inciamperai e non ti sarà facile riportare quelle tue chiappette ossute e sporche sin dentro la pelle da riposo quando sarai stanco” . Il mercato degli scarti era quasi pieno quest’oggi, uomini forzuti scaricavano alacremente rifiuti dai cassonetti mobili che venivano spinti nel sottosuolo dalla superficie.
Secondo ciclo KOra
Uno strano caso di omonimia
“Ehi Fred!” mormorò tra sé e sé il giovane, “ehi Fred” si fece eco, “ti è proprio spuntata una fighetta di scarafaggio per scappare a quel modo e i topi mannari non erano mica tanti questa volta, beh sicuramente di più di quelli che uccisero tuo padre, beh si poi lo violentarono a giro, passandoselo come una straccetto da sega, ma diamine questo non gli impedì di farsi rispettare dentro ai cunicoli . Lo chiamavano il senza occhi beh questo gli costò la pelle, ma quanti ne fece fuori di pirati spaziali, tredici o forse quattordici” il gelo nel petto al soggiungere dei ricordi. “ E tu, ecco tu.. quanti ne hai uccisi di pirati spaziali, te lo dico io amico nessuno, non sei in grado di fare nulla, magari perché non ti metti a novanta e diventi una di quelle troie risolute e consapevoli del fatto che non sanno difendersi, almeno potrai mangiare carne tutti i giorno” strinse i pugni si voltò all’indietro verso il buio del cunicolo, si rigirò fermandosi e pianse per un istante. “ Si sei proprio una fottutissima fighetta di primo pelo, la prossima volta mettiti in fila per il pane e non vantarti con gli altri di aver tenuto testa ai topi mannari, almeno se quello che racconta la tua bocca pallonara non risulta essere il vero, perché dannazione amico un giorno capiterà che inciamperai e non ti sarà facile riportare quelle tue chiappette ossute e sporche sin dentro la pelle da riposo quando sarai stanco” . Il mercato degli scarti era quasi pieno quest’oggi, uomini forzuti scaricavano alacremente rifiuti dai cassonetti mobili che venivano spinti nel sottosuolo dalla superficie.
domenica 1 aprile 2012
Un tesoro al forte dei mari. Capitolo 1
Un tesoro al forte dei mari.Capitolo I: Un inseguimento da terminare.
“Allora, è tutto pronto per la
fuga signor Blackpie?” chiese il capitano mentre saliva sulla
passerella della goletta rivolgendosi a Franzesk.
“Beh, non ci lasciano altra
scelta” - rispose Franzesk - “sembra proprio che a breve dovremo
giocarci la luna a colpi di sciabola. Quella galea malandata ci segue
da tre giorni e questa è una rotta poco trafficata. Ci stanno col
fiato sul collo, e non capisco ancora perché non ci siano saltati
addosso.”
“Signor Blackpie, vorrei sapere
perché siete così preoccupato dall'eventualità di un abbordaggio”-
disse il capitano voltandosi prima di aver attraversato il ponte.
martedì 13 marzo 2012
Il pollo rimane caldo per giorni
« IL POLLO RIMANE CALDO PER
GIORNI, SCANDALO IN UNA ROSTICCERIA GALLEGGIANTE »
Terrificanti polli all'asbesto. |
Oceano pacifico, 13/12/2011- La
scioccante scoperta è di un ragazzo di vent’ anni, R.B., il quale,
recatosi in una nota rosticceria galleggiante del Pacifico acquista
un pollo arrostito: “avevo parecchio sonno, così ho lasciato il
pollo sul tavolo e mi sono assopito sulle comode assi di legno della
mia zattera”. Fin qui nulla di strano, una stancante giornata
universitaria volge al termine con l’ agognato sonno ristoratore.
Ma al risveglio la sconcertante sorpresa: “Dopo essermi svegliato
riscaldo un po’ d’ acqua salata per fare il caffè e afferro il
pollo ancora impacchettato per riporlo in frigo. Appena lo tocco
resto sbigottito, il pollo risulta molto caldo, come appena uscito
dal forno. Eppure quella notte il mio zatterometro segnava 15°
scarsi”. Ma chi è studente lo sa, non può trattenersi a meditare
su polli arrostiti, il dovere chiama e R.B. si reca all’
università. Finita la giornata di studio, R.B. torna di fretta in
zattera e come in una lunga barzelletta dal finale scontato, trova
quel pollo, ancora caldo, ad aspettarlo: “Non potevo crederci, non
mi succedeva una cosa così strana da quando il mio gatto si è
immerso per procacciarsi il cibo da solo. Così ho deciso di portare
il pollo in un laboratorio di analisi chimiche”. Qui la triste
rivelazione: “Mi chiamano dal laboratorio per informarmi che quel
pollo conteneva un elevato tasso di amianto nei tessuti. Quel pollo
era contaminato da asbesto ed io non l’ ho mangiato per un caso
fortuito!”. Dopo la denuncia presso le autorità marittime, si
scopre che i polli acquistati dalla catena di fast-food venivano
nutriti con mangime inquinato da polveri di amianto provenienti da
una discarica abusiva, in cui naufraghi poco onesti smaltivano da
anni i rivestimenti di amianto delle proprie zattere sfasciate.
Immediato il sequestro di tutti i polli sul mercato. Violenta la
reazione di molti cittadini, che minacciano denunce alla catena di
ristorazione: “Fortuna che è stato un ragazzo onesto a scoprirlo,
sennò l’ avrebbero brevettato!”. La risposta del presidente
della catena di ristorazione: “Dopo questa traumatizzante faccenda,
la nostra compagnia ha deciso di non occuparsi più di ristorazione.
A seguito di una riunione del consiglio di amministrazione, abbiamo
stabilito di non chiudere il complesso per non far perdere il posto
di lavoro ai nostri dipendenti. Riconvertiremo lo stabilimento per la
produzione di abbigliamento e pelletteria termoisolante”.
Francis Turtledove
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